Una borgo, mille storie
Offida è un borgo che invita alla scoperta, un luogo sorprendente che affascina e appaga la curiosità dei visitatori. È un borgo capace di adattarsi alle esigenze di chi lo visita, grazie alla ricchezza storica che si respira nelle sue pietre antiche, nelle sue chiese, nelle piazze raccolte e nell’armonia del suo impianto urbanistico.
Luoghi da non perdere

Museo del merletto a tombolo
Il Museo del merletto a tombolo, inaugurato nel 1998, si articola in sette sale organizzate secondo un ordine tipologico, illustrando le tecniche di lavorazione e i vari utilizzi del merletto. Non vi è una disposizione cronologica degli oggetti, poiché l’intento è mostrare l’evoluzione della tecnica, tramandata di generazione in generazione, e la connessione tra antico e moderno. Il museo espone documenti, fotografie, attrezzi per la lavorazione, filati, disegni, corredi nuziali, tovaglie e altro. Tra i pezzi più noti, c’è l’abito indossato da Naomi Campbell nel 1997 a Londra, disegnato da Antonio Berardi e realizzato dalle merlettaie di Offida.

Museo archeologico
Il Museo archeologico è stato fondato grazie all’archeologo Guglielmo Allevi, che nell’Ottocento condusse scavi archeologici e riportò alla luce reperti delle civiltà Picena, Romana e Longobarda. I reperti sono stati esposti seguendo un ordine cronologico e tipologico, dai più antichi ai più recenti. Il museo si articola in cinque sale: la prima è dedicata alla vita e alle opere di Allevi; la seconda espone reperti preistorici del Paleolitico Medio, Neolitico Superiore ed Età del Bronzo; la terza e la quarta presentano bronzi, armi, oggetti ornamentali e vasellame della civiltà picena; la quinta ospita reperti dell’epoca romana e longobarda.

Mura castellane
Le Mura castellane di Offida, costruite tra il XII e il XIII secolo, un tempo circondavano l’intero borgo. Oggi è possibile ammirare solo alcune testimonianze di quel passato: l’antico torrione che difendeva l’ingresso alla città, una torre quadrata e un altro torrione, tutti risalenti al XV secolo. Anticamente la struttura era composta da alti muraglioni intervallati da torri quadrate ed era dotata di tre porte principali: la porta principale a nord-ovest, con un ponte levatoio, e altre due porte, quella di San Giovanni a nord-ovest e quella della Fontana a sud-ovest. La Rocca attuale fu progettata da Baccio Pontelli per volere di papa Innocenzo VIII, il quale fu incaricato di rafforzare le difese a causa dei frequenti conflitti tra offidani e ascolani. Lo stemma di papa Innocenzo VIII, visibile sulla sommità della fortificazione, ricorda la sua committenza.

Chiesa di San Lazzaro
Circondata da un paesaggio molto suggestivo, la Chiesa di San Lazzaro incarna l’essenza dell’architettura rurale tradizionale. La facciata, realizzata interamente con mattoni a vista, è molto semplice e termina con un timpano triangolare.

Ex ospedale (Vecchio Ospedale)
La struttura dell’ex ospedale risale al XII secolo e fu costruita grazie alle donazioni della Compagnia dei Battuti, una confraternita dedita alla predicazione della pace e della penitenza. Inizialmente noto come SS. Trinità, l’ospedale nacque come opera di carità per assistere poveri e bisognosi. L’attuale edificio ospedaliero, invece, fu realizzato nel 1796 su progetto dell’architetto Pietro Maggi.
